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Quali sono i metodi di lavorazione dello specialty coffee?
Ciò che determina il risultato finale del vostro specialtry coffe nella tazzina che vi sarà o vi servirete è dunque il metodo di lavorazione.
Il metodo di lavorazione andrà a determinare l'aroma, la corposità, la
complessità, l'acidità e tutte le caratteristiche olfattive e gustative del vostro specialty coffee nella vostra tazzina.
I metodi di lavorazione dello specialty coffee vengono
tradizionalmente adottati in base ai paesi da moltissimi anni.
Ultimamente, i vari paesi produttori di specialty coffee, hanno un pò
abbandonato la tipicità dei metodi di lavorazione, provando ad esperimentare
nuovi metodi utilizzati anche in altri paesi.
Questo cambiamento, ha permesso ai coltivatori di dare il prodotto
richiesto dal mercato in quel determinato momento e aumentare drasticamente
il prezzo di vendita dello specialty coffee.
Andiamo ora ad analizzare i vari metodi di lavorazione dello specialty
coffee, in modo da capire le differenze.
Lavorazione con il metodo naturale dello specialty coffee
E' forse il metodo più antico che conosciamo per la lavorazione dello specialty coffee.
Si presume che veniva usato nei paesi dove il clima era asciutto e c'era poca
disponibilità di acqua.
Nella fase di asciugatura il frutto rimane attaccato al chicco di
specialty coffee per tutta la durata del procedimento.
L'asciugatura può essere fatta su reti chiamate africans beds (letti
africani), alzate da terra in modo tale che l'aria passa sia sopra che sotto
e conseguentemente evitare muffe, oppure può essere effettuata l'asciugatura
a terra.
L'asciugatura a terra può causare muffe, perchè l'aria non passa sotto al
frutto, ove formandosi umidità si forma anche la muffa, che andrebbe poi a
peggiorare il prodotto finale, alterando le qualità dello specialty coffee.
- Raccolta: dopo avere scelto la tecnica di raccoltra tra picking o stripping si inizia con la raccolta manuale.
L'importante è che i coltivatori e i raccoglitori entro 8 o 10 ore dal raccolto,
procedono subito ad avviare la fase di asciugatura, per evitare il formarsi di
muffe indesiderate che andrebbero a compromettere le caratteristiche finali
dello specialty coffee, alterando i suoi sapori e profumi.
- Vagliatura: come dicevamo in precedenza, se il coltivatore sceglie di usare
la tecnica dello stripping, bisogna in questa fase rimuovere tutte le impurita,
cioè le foglie, i rametti rotti, e tutti i corpi estranei al frutto per non
pregiudicare la qualità finale dello specialty coffee.
- Selezione primaria: i coltivatori per avere un raccolto maggiormente
selezionato già in partenza, fanno una prima selezione manuale dei frutti, in
modo da avere fin dall'inizio uno specialty coffee estremamente pulito.
- Essicatura: come detto rpima, esistono due modi di fare esiccare i frutti.
Uno su delle reti alzate da terra e l'altro direttamente a terra. Il secondo
metodo, cioè a terra, porta cambiamenti di sapore al prodotto finale, perchè
polvere e muffe contaminano i frutti nel periodo di essicazione. La regola dice
che un fattore determinante per lo specialty coffee è la movimentazione continua
dei frutti, in modo da farli respirare ed evitare il più possibile il formarsi
di muffe. Il letto di frutti non dovrebbe mai superare i 5 centimetri di
spessore, per consentire il passaggio odell'aria e fare in modo che l'essicatura
avvenga in modo omogeneo. I frutti danneggiati devono essere tolti il prima
possibile per evitare il progredire di muffe, che andrebbero ad attaccare anche
i frutti buoni dello specialty coffee.
- Riposo della drupa esiccata: una fase piuttosto delicata che decide le sorti
dello specialty coffee coltivato. Il riposo in genere dura da
15 ai 22 giorni, ma può essere più lungo o più corto in base ai fattori
climatici. Più sole ci sarà e meno sara il tempo di riposo, al contrario il
tempo di riposo sarà più lungo. In genere i coltivatori interrompono il riposo
dei frutti, quando il frutto arriva al 12 o 13 percento di umidita. Superare
questi valori è rischioso per il trasporto, in quanto si potrebbe compromettere
la conservazione dei chicchi di specialty coffee.
- Dry mill: quando il coltivatore decide che i frutti sono perfettamente
essiccati deve trogliere il guscio che racchiude il chicco di specialty coffee.
I frutti vengono portati in una parte dell'azzienda chiamata dry mill, ove
vengono inseriti in un macchinario chiamato decorticatrice. L'abilità e
l'esperienza del coltivatore fa si che le lame vengano calibrate in modo
ottimale da non provocare rotture al chicco di specialty coffe, ma allo stesso
tempo deve asportare tutta la bucci dei chicchi. Sembra facile ma non lo è, ve
lo assicuro.
- Selezione finale: in questa fase i frutti, ormai diventati chicchi di
specialty coffee, vengono ancora una volta selezionati in modo manuale,
automatico o elettronico. I chicci con difetti evidenti vengono scartati per
assicurare uno specialty coffee di alta qualità. Oltre alla
selezione del chicco, viene anche eliminata la pellicola che ricopre il chicco,
chiamata pergamina.
- Spedizione: lo specialty coffee è ora pronto per la spedizione, ogni
coltivatore può decidere il metodo di spedizione. Esistono come per tutti i
prodotti alimentari varie soluzioni. Sottovuoto, in atmosfera protetta, libero,
in grani o macinato. L'importante è che arrivi a destinazione.
Lavorazione con il metodo lavato dello specialty coffee
Il metodo lavato viene adottato da alcuni coltivatori per aumentare
notevolmente l'acidità e dare al chicco di specialty coffee una maggiore
complessita aromatica.
- Raccolta: i coltivatori di tutti i paesi produttori di specialty coffee, per la raccolta
con il metodo lavato, prediligono la tecnica del picking per lo specialty coffee,
e la tecnica dello stripping per i caffè o gli specialty coffee piu commerciali.
Logicamente, la raccolta avviene in modo manuale per gli specialty coffee di
alto livello e in modo meccanico per i caffè e gli specialty coffee più
commerciali.
- Selezione delle drupe: vengono immediatamente selezionati solo i frutti con
una perfetta maturazione, privi di difetti e appena raccolti vengono
immediatamente trasportati nei centri di lavaggio. I coltivatori più attenti a
questa operazione arrivano addirittura a raccogliere e trasportare i loro frutti
verso i centri di lavaggio nella notte. Non tutti i coltivatori possono
permettersi i centri di lavaggio, grosse vasche piene di acqua dove effettuare
il lavaggio. Da qui nascono le cooperative agricole, dove anche i coltivatori di
specialty coffee più piccoli, possono approfittare di queste strutture per i loro
bisogni lavorativi. Per prima cosa i frutti chiamati drupe, vengono messi in
vasche con acqua dove avviene la prima selezione. La selezione viene effettuata
sulla base della densita delle drupe. I frutti evidentemente galleggianti.
vengono scartati, perchè sicuramente presentano o dei difetti interni o non
hanno raggiunto il giusto livello di maturazine e possono anche essere mal
sviluppati, portando ad un calo della qualità dello specialty coffee.
Una volta effettuata questa operazione i frutti vengono avviati verso la spolpatrice.
- Spolpamento: questo passaggio viene effettuato con un macchinario manuale a
leva rotante o automatico, in base alla disponibilità economica del coltivatore.
Questo macchinario chiamato spolpatrice, ha dei rulli a distanza variabile, e
calibrandoli fanno uscire il seme di specialty coffee dal loro guscio, senza danneggiarlo. La
calibratura del rullo, viene fatta dal coltivatore o da un suo incaricato, che
si presume abbia maturato una esperienza tale, da poter calibrare i rulli
perfettamente, in modo tale da lasciare il chicco di specialty coffee avvolto in
un sottilissimo strato di mucillagine zuccherina.
- Fermentazione: in questa delicatissima fase entra in campo l'esperienza del
coltivatore. In base al risultato che il coltivatore vuole raggiungere con il
suo specialty coffee i chicchi ricoperti dal loro strato di
mucillagine vengono messi in una vasca, chiamata vasca di fermentazione, dove
inizia una primaria lavorazione che, gia determina, il risultato finale dello
specialty coffee, in base alla decisione del coltivatore nella vasca
viene messa una percentuale non dichiarata di acqua. Solo il coltivatore in base
alla sua esperienza e alle sue prove sul campo sa che percentuale di acqua
mettere nel proprio specialty coffee. Altra cosa molto
importante e che solo il coltivatore e i suoi più fedeli aiutanti sanno, è la
temperatura di fermentazione. Ogni coltivatore ha la sua segretissima
temperatura ideale di fermentazione, che andrà poi, a dare le desiderate note
aromatiche e olfattive al proprio specialty coffee. Il
coltivatore dichiara la fine della fase di fermentazione, solamente dopo avere
verificato con attenzione e precisione il livello zuccherinico sviluppatosi in
fase di fermentazione dello specialty coffee.
- Lavaggio: in questa fase, in caso di fermentazione senza acqua, viene
aggiunta una quantità di acqua, come detto prima non specificata, per lavare i
chicchi di specialty coffee, in modo da privarli della loro
mucillagine ed esportare tutta la parte zuccherina del frutto. Questo processo
di lavaggio può essere fatto sia in vasche dove gli addetti continueranno a
mescolare i frutti con pale di legno ma anche in lunghe canaline dove viene
fatta scorrere acqua fresca e pulita.
- Essicatura: arrivati a questo punto i frutti ormai divenuti chicchi di
specialty coffee, vengono messi nella fase di essicazione. Si puo fare sia a
terra, come spiegato in precedenza, sia su reti alzate dal suolo. La decisione
di come fare spetta al coltivatore, in base alla sua esperienza ed ai suoi
obiettivi finali. In base al clima il coltivatore può decidere se usare metodi
manuali o meccanici. Decidendo di usare il metodo automatico, viene usato un
macchinario chiamato esciugatrice meccanica, la quale tramite emanazione di
calore, fa evaporare l'umidità in eccesso fino al livello prestabilito dal
coltivatore, per poi effettuare la corretta conservazione dello specialty coffee.
- Riposo in pergamino: non tutti i coltivatori effettuano questo passaggio.
Richiede di lasciare riposare il chicco esiccato per un determinato periodo di
tempo per uniformare l'essicazione stessa. Alcuni coltivatori garantiscono che
questo passaggio dona al chicco di specialty coffee, proprietà aromatiche e
olfattive migliori, in grado di aumentare la qualità del prodotto finale.
- Dry mill: fase della rimozione del pergamino. Il chicco di specialty coffee
viene pulito definitivamente e avviene la preparazione per la messa in commercio
del prodotto verde.
Lavorazione con il metodo honey process dello specialty coffee
- Lavorazione: con questo metodo di lavorazione i chicchi di specialty coffee,
posso raggiungere una complessita aromatica e olfattiva molto elevata. Si tratta
di un metodo molto giovane, non ancora usato da tutti i coltivatori, ma sta riscuotendo
un elevato intaresse da parte loro per l'alta qualita che si riesce a raggiunge
con lo specialty
coffee lavorato in questo modo.
- Depolpazione: questo passaggio consiste in una accurata selezione dei
frutti, un lavaggio superficiale in acqua fredda e una accurata depolpazione,
dove i chicchi di specialty coffee, escono ricoperti dalla loro mucillagine molto
densa e con un alto concentramento di zuccheri.
- Asciugatura: il chicco di specialty coffee viene avviato al
processo ancora ricoperto della sua mucillagine zuccherina, vengono usate le
solite tecniche di asciugature, a terra o in reti alzate dal terreno, ma, la
cosa più importante è che i chicchi devono essere continuamente movimentati, per
evitare il formarsi di muffa e la prematura fermentazione che donerebbe
sgradevoli sapori e odori
allo specialty coffee dopo essere stato servito nella vostra tazza.
- Yellow honey: termine usato dal coltivatore per descrivere che sul chicco di
specialty coffee è stata lasciata una minima quantità di mucillagine zuccherina.
- Red honey: termine usato dal coltivatore per descrivere che sul chicco di
specialty coffee è stata lasciata una media quantità di mucillagine zuccherina.
- Black honey: termine usato dal coltivatore per descrivere che sul chicco
di specialty coffee è stata lasciata una grande quantità di mucillagine zuccherina.
Con questi termini il coltivatore cerca di descrivere la complessità e il risultato
in tazza dello specialty coffee da lui prodotto.
Ancora non esiste una scala appropriata e riconosciuta per attribuire ai
chicchi di specialty coffee questi tre parametri, cosi ogni coltivatore li
interpreta un po a proprio modo. Sono certo che in un futuro, non molto
lontano questi tre termini vengano dichiarati ufficiali, e vengano scritti e
resi accessibili misure e statistiche in modo da uniformare il processo per
tutti i coltivatori che lo vorranno adottare per produrre il loro specialty
coffee.
Lavorazione con il metodo monsonato dello specialty coffee
inventato e usato in India in tempi lontanissimi.
Quando gli inglesi erano in India trasportavano grossi quantitativi di
specialty coffee in Inghilterra, il viaggio durava alcuni mesi e il prodotto
era protetto solo da sacchi di iuta.
I chicchi di specialty coffee, soffrivano molto durante il viaggio per colpa
dell'acqua salmastra e dell'umidità che si formava, con conseguente
formazione di muffa.
All'arrivo i chicchi di specialty coffee erano letteralmente coperti da
una patina giallastra, che ne comprometteva tutte le sue caratteristiche
abbassandone la qualità.
Con un forte stupore dei produttori e degli importatori, lo strano gusto
causato da queste muffe, piaceva molto ai consumatori di specialty coffee.
Con il passare del tempo il trasporto divenne sempre più veloce e si
perse questa caratteristica.
I coltivatori indiani, decisero di replicare questo fenomeno, che faceva
nascere muffe per arrivare ad avere ancora il gusto desiderato dai
consumatori, di quando i trasporti duravano mesi e mesi e lo specialty
coffee ammuffiva nella stiva della nave.
Questo gusto è ancora oggi apprezzato in certi paesi, e i coltivatori
arrivano a replicarlo con l'ausilio di macchinari automatici, che ne
controllano l'ammuffire del prodotto in modo da creare uno specialty coffee, non dannoso
all'alimentazione umana.
Lavorazione con il metodo wet hulled dello specialty coffee
Si tratta di un metodo di lavorazione principalmente usato nei paesi dell'est
asiatico, dove il clima è estremamente umido, raggiungendo nella notte picchi di
forte ed eccessiva umidità.
Come nel metodo lavato e nel metodo Honey i frutti
vengono depolpati subito dopo la raccolta, entro due ore dalla raccolta con le
depolpatrici. Si passa subito alla fase di asciugatura in modo estremamente
delicato per non provocare danni ai chicchi di specialty coffee.
Dopo la
fase di asciugatura, si passa subito alla fase della rimozione del pergamino. La pellicola viene,
a causa dell'eccessiva umidità di quei luoghi, rimossa il prima possibile
perchè trattiene umidità e liquidi e quindi non permetterebbe una
asciugatura omogenea dei chicchi di specialty coffee, con il forte rischio
di propagazione delle muffe.
Nel processo finale viene effettuata un ultima e precisa asciugature, che
serve a portare i chicchi di specialty coffe al giusto grado di umidità, per
consentirne il trasporto e la commercializzazione a livello globale.
Lavorazione con il metodo a fermentazione dello specialty coffee
Si tratta di un metodo di lavorazione per lo specialty coffee che deriva
direttamente dal settore enologo. Il chicco di specialty coffee vene sottoposto
ad un trattamento che crea alcuni microrganismi derivati dalla fermentazione
degli zuccherichiamati saccaroniceti e batteri.
Questo tipo di lavorazione è molto rischiosa per il produttore se fatta
in modo errata, perchè esiste l'alta percentuale che si possano creare ceppi
di organismi dannosi che in poche ore potrebbero portare lo specialty coffee
a deteriorarsi totalmente con la conseguente causa di dovere buttare via
tutto il lotto di specialty coffee soggetto a questa lavorazione con grossi
danni economici per il coltivatore.
Questo tipo di lavorazione è molto rischioso ma nello stesso tempo molto
vantaggioso perchè i coltivatori si sono resi conto che anche uno specialty
coffee di bassa qualità, lavorato con il metodo della fermentazioneaerobica
o anaerobica che sia, aumenta notevolmente le caratteristiche organolettiche
e di conseguenza aumenta anche il punteggio dello specialty coffee.
- Aerobica (con ossigeno): Lo specialty coffee viene messo a fermentare in
grandi vasche di cemento, aperte e a temperatura controllata sia in modo
automatico che manualmente. Lo specialty coffee contenuto in queste vasche viene
mescolato in continuazioneper fare in modo che entri in contatto il più
possibile con l'ossigeno presente nell'aria per creare il processo naturale
dell'ossidazionemolto importante per lo specialty coffee. Cosa molto importante
è anche la temperatura di lavorazione che deve essere molto controllata e
precisa perchè, se la temperatura aumenta in odo eccessivo lo specialty coffee
svilupperebbe una fortissima nota acetica, e di conseguenza diventerebbe un
difetto fortemente penalizzante, che comprometterebbe totalmente la sua qualità.
- Anaerobica (senza ossigeno): Lo specialty coffee viene messo a stazionare in
grossi bidoni di plastica, a volte anche chiusi in sacchetti di plastica e, a
loro volta inseriti nei bidoni. I bidoni vengono chiusi ermeticamente in modo da
impedire l'entrata dell'aria e fare iniziare il processo di fermentazione senza
ossigeno. Essendo un processo di fermentazione privo di ossigeno, i
microrganismi che si vengono a creare sono totalmente diversi da quelli che si
sviluppano nella fermentazione aerobica, cioè con ossigeno. La fermentazione
anaerobica cioè priva di ossigeno, oltre che bidoni chiusi ermeticamente e
sacchetti di plastica, viene anche fatta in grandi silos d'acciaio, molto più
moderni dove temperatura e chiusura vengono controllati in modo automatico,
consentendo una estrema e accurata gestione di tutti i parametri necessari per
raggiungere un alto livello di qualità dello specialty coffee, eliminando totalmente il rischio che lo
specialty coffee subisca effetti indesiderati con la conseguenza di dovere
buttare tutto il raccolto trattato con questo processo.

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Cosa non fa la specialty coffee Caffè Aguacate
Non mescoliamo lo specialty coffee con caffè normale,
non compriamo specialty coffee da altre aziende, non usiamo pesticidi, non
riconfezioniamo lo specialty coffee scaduto, non aggiungiamo nessun aroma
artificiale, non aggiungiamo nessun conservante, non usiamo l'atmosfera
protetta per conservare lo specialty coffee, non usiamo metodi automatici per il processo
di lavorazione, non alteriamo il peso dei chicchi di specialty coffee, non
usiamo olio per modificare lo specialty coffee, non usiamo grassi per
modificare lo specialty coffee, non forziamo la crescita dello specialty coffee sulla pianta.
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